Intervista per conto di Silvano Malini, Gente di Italia
Anna Claudia Casini e Alicia Calzolari sono grandi amiche, si nota subito.
Parla una, parla l’altra, si completano.
Sono la membro del comitato esecutivo del Consiglio dei Marchigiani all’Estero e la Presidente dell’associazione Marchigiani nel Mondo – sezione Uruguay, che que quest’anno spegnerà 15 candeline.
“Promuovere la conoscenza delle Marche e integrare i soci e tutti i possibili interessati”, così riassume Alicia la missione dell’associazione.
Che punta molto sulla cultura, e ha un bel gruppo di giovani molto attivi, “pochi ma buoni”, sentenzia Anna Claudia.
Ma andiamo con ordine.
L’idea di riunire i marchigiani di Montevideo venne anni fa proprio ad Anna Claudia.
Dopo vari incontri informali, quel primo gruppo decide di formalizzare un’associazione legalmente riconosciuta, che col tempo riunirà circa 300 soci, venuti dalla regione o loro discendenti.
Sono soprattutto anconetani e della provincia, ma c’è anche qualche ascolano.
“Di bocca in bocca, e anche grazie a alcune iniziative sociali, numerose famiglie marchigiane giunte in Uruguay attorno agli anni ’50 si sono aggiunte al piccolo gruppo fondatore.
Con i loro figli e nipoti si forma un drappello di giovani di seconda generazione attivo e dinamico”, scrive Anna Claudia ricordando tratti di storia nella web dei marchigiani.
“Oggi”, continua, “questi giovani sono quasi tutti sposati, o laureati, o immersi nelle attività lavorative, e grazie ai benefici offerti dalla Regione, hanno visitato le Marche, e alcuni vi si sono addirittura trasferiti”.
Eh si: la conoscenza chiama l’affetto.
E così come gli emigrati ricordano i pittoreschi paesaggi della campagna marchigiana, i borghi e le spiagge, i giovani se ne sono innamorati conoscendoli di persona.
Ed ora sono in prima fila nel portare avanti l’associazione, che si caratterizza particolarmente per le numerose e varie attività culturali realizzate, tutte aperte il più possibile, per condividere i tesori delle marche e non solo.
Per la prossima riunione sociale, stanno organizzando un quiz sull’Italia.
“Sono cose semplici, e a costo zero, o quasi.
Ma che fanno bene.
E poi sono proposte loro, e loro si occupano di tutto.
E’ proprio vero che occorre lasciarli fare e dirigere”, dice convinta Anna Claudia Casini.
Dopo la visita, lo scorso anno, il presidente della Regione Gianmario Spacca, uno dei giovani ha raccolto il guanto da lui lanciato ed ha aperto un usuario comunitario su Facebook per i Marchigiani nel Mondo.
E per socializzare, l’associazioneo promuove di tanto in tanto, per giovani e meno giovani, anche qualche escursione.
“La nostra idea come associazione è di ampliare a tutti l’invito a godere delle ricchezze che possono interessare tutta la collettività italiana, e non restringere mai ai soli soci”, afferma la presidente, che non perde l’occasione di ringraziare “l’Istituto Italiano di Cultura (IIC) e l’Ambasciata”, a cui negli anni hanno chiesto collaborazione per la diffusione degli eventi o ospitalità nelle loro sale.
Per non stancare, ricordiamo alcuni eventi di particolare rilievo in un box a parte.
“Più di uno si è commosso ascoltando le fisarmoniche di Castelfidardo”, ricorda Alicia.
“Ci sono stati spettacoli che rimarranno sempre nei ricordi di tanti”, aggiunge Anna Claudia, “come quello del coro Crua nel Solís riinaugurato da poco, o quello del Trío Novitango, che ha interpretato brani di Piazzolla e di Zitarrosa”
Questa ed altre attività sono state possibili in coordinazione con associazioni argentine, per minimizzare al massimo i costi. “La Regione ci ha sempre sostenuto”, riconosce Anna Claudia, “e anche se logicamente, in quest’epoca di crisi, ha ridotto i contributi, non l’ha fatto così drasticamente come altre, che hanno tagliato anche il 50%.
Nel caso del concerto di Jimmy Fontana, ad esempio, non abbiamo dovuto pagare il suo biglietto aereo”.
Come festeggeranno i primi 15 anni? “I giovani hanno avuto l’iniziativa di organizzare una cena, e di cucinare loro!”, risponde Alicia.
“Questo vale oro!”, commenta Anna Claudia.
“E’ stimolante constatare che offrono il loro tempo e i loro impegno.
Sono quasi tutti laureati, lavorano, vari hanno messo su famiglia…”, sottolinea.
Questa sarà l’attività “interna”, ma poi ci sarà un concerto della pianista e socia Raquel Boldorini, in agosto, nella sala di conferenze del Teatro Solís, gratis e aperto a tutti.
L’evento si inquadra in un ciclo internazionale di pianoforte, con ingresso libero, di cui Boldorini è direttrice artistica.
Il profilo culturale dei Marchigiani li ha spinti a partecipare del Gruppo Sistema Cultura (sIsTemAcuLTurA), unione di 20 fra aziende e istituzioni che sostiene le attività culturali dell’Ambasciata/IIC, orgogliosi di essere “l’unica associazione regionale nel gruppo”.
“Il nostro profilo e l’obiettivo di diffondere la cultura italiana e di vincolare ancor di più Italia e Uruguay hanno motivato il nostro interesse di entrare nel Sistema Cultura”, motivano.
Il ricordo e il valore storico-socio-culturale dell’emigrazione è un altro aspetto che i marchigiani, a partire dall’amministrazione regionale, tengono molto a mantere vivo.
Per questo, la mostra che ha dato origine al Museo dell’Emigrazione Marchigiana nel Mondo, che sarà inaugurato quest’anno a Recanati.
“E in ottobre organizzeremo qui a Montevideo un foro su questo tema, con testimonianze ed interventi accademici, coordinato dallo storico ed esperto di emigrazione Alcide Beretta Curi e da Milena Miazzi.
L’idea è anche fomentare la partecipazione dei partecipanti, con un intercambio, una sorta di tavola rotonda, con alcune testimonianze preparate”, spiegano.
Si sente qualcosa di vivo, parlando con Alicia e Anna Claudia, un contatto fresco con le Marche e l’Italia di oggi.
Da queste nostre pagine, raccogliamo e trasmettiamo il loro invito a respirarne l’aria.